LA FEDERAZIONE NAZIONALE INTERVIENE SUL RINNOVO DEL CONTRATTO

In una nota inviata a tutti gli Ordini provinciali, la Federazione nazionale degli infermieri interviene sul braccio di ferro Governo-sindacati per il rinnovo, dopo dieci anni, del contratto delle professioni sanitarie, di cui gli infermieri rappresentano oltre il 75 per cento della forza lavoro. “E’ un’iniziativa, quella della Federazione nazionale, che trova il mio pieno consenso perché la questione del rinnovo contrattuale è un nodo fondamentale da sciogliere al più presto”, afferma il Presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Arezzo Giovanni Grasso. La Federazione nazionale sottolinea infatti che sul tema del contratto ha lavorato molto, producendo documenti di analisi e richieste, e di certo non si tirerà indietro adesso. “Ribadiamo – afferma la nota – che la Federazione Ipasvi non è una rappresentanza sindacale, ma non può nemmeno ignorare che dopo dieci anni di assenza di contratto per gli infermieri la questione vada perfino al di là dei rinnovi degli accordi, ma sia una reale questione di dignità professionale”. La nota sottolinea che non si parla solo di aspetti tecnici ed economici, ma che il testo si orienta verso declinazioni professionali di assoluta trasversalità con gli interessi ordinistici. Tuttavia il contratto, che di fatto è ad isorisorse, deve trovare la sua ragion d’essere almeno in una parte normativa che davvero premi lo sviluppo di carriera e la professionalità. “Ma anche qui – prosegue la nota – dobbiamo prendere atto del fatto che il tema delle competenze specialistiche è alquanto sfumato e annacquato rispetto al documento predisposto dalla Federazione nazionale. Nell’ottica di riconoscere che una sinergia tra i tanti attori e stakeholder del sistema salute e del settore infermieristico in particolare sia sempre più necessaria, questa Federazione non può che sostenere quindi tutte le iniziative che hanno come obiettivo la salvaguardia della dignità professionale. Siamo tutti infermieri: non solo infermieri clinici o manageriali, ma anche infermieri presidenti di Ordine, infermieri dirigenti sindacali, infermieri impegnati in politica, infermieri consulenti tecnici. Ogni nostro agire, nei propri ruoli e nelle regole definite per legge, quando è orientato a ottenere migliori condizioni lavorative e professionali per agire in sicurezza e per favorire lo sviluppo professionale a vantaggio di un sistema sanitario che ha bisogno di un profondo ripensamento per la sua sostenibilità e valorizzazione, non può che trovare comunione di intenti con la Federazione, massima espressione professionale degli infermieri italiani. Non è più pensabile che si continui a far gravare un intero sistema sulle spalle di professionisti sempre più sparuti, demotivati e stanchi. Siamo infermieri e vogliamo esercitare in sicurezza e orientati al futuro per garantire sempre la migliore assistenza possibile. Che ognuno di noi faccia la sua parte – conclude la Federazione -, e che ognuno partecipi alla vita pubblica, politica, sindacale, professionale per lo stesso scopo. Solo la partecipazione sana, convinta e non strumentale aiuterà la professione e i nostri assistiti”.