AL VIA LA CAMPAGNA NAZIONALE #PROFESSIONEINFERMIERE

Parte oggi la campagna nazionale istituzionale di comunicazione #professioneinfermiere sulla figura dell’infermiere, voluta dalla Federazione nazionale dei collegi Ipasvi per ampliare la conoscenza sulle sue attività e sulla professionalità degli infermieri e fare in modo che siano confusi il meno possibile con altre figure professionali, come spesso accade oggi, associando le attività che svolgono con il reale miglioramento dello stato di salute del cittadino. Dal 20 giugno fino all’inizio del mese di luglio sono previsti oltre 2.500 spot radio su oltre 43 emittenti nazionali e locali e la pubblicazione di un annuncio stampa (allegato) su testate nazionali e free press, che prendono spunto dallo slogan già lanciato il 12 maggio scorso in occasione della giornata internazionale dell’infermiere: “La salute mi aveva abbandonato. Gli infermieri mai”. Il concetto chiave alla base della campagna è, infatti: “L’infermiere è colui che si prende cura di te, in ogni momento della vita in cui la salute ti abbandona. Con competenze e professionalità uniche, specifiche, insostituibili”. Accanto agli spot radio e alla carta stampata, a partire da oggi e fino al mese di novembre, sono previste anche uscite via web, la diffusione di brochure sull’attività dell’infermiere e di una locandina multi-soggetto e, nel mese di ottobre, sono in programma 1.088 spot televisivi di 20 secondi in onda su oltre venti reti TV su tutto il territorio nazionale. Locandine, infografiche, banner e contenuti testuali per i portali e i social network, saranno anche gli strumenti di diffusione di una campagna di comunicazione su best practice scelte in ospedale, sul territorio e per l’emergenza. I risultati e gli effetti della campagna saranno poi illustrati pubblicamente in un evento conclusivo previsto a fine novembre. “Con la campagna – spiega la presidente della Federazione nazionale Ipasvi, Barbara Mangiacavalli – abbiamo cercato di distinguere la presenza sui media legata a necessità purtroppo contingenti a fatti di cronaca che in realtà, spesso, non avrebbero nemmeno dovuto coinvolgerci, con una necessaria e auspicabile presenza per far capire alle persone chi è e cosa fa l’infermiere oggi. Il tutto senza cercare di attirare l’attenzione ricorrendo ad atti, spesso anche plateali, che si trasformano in un boomerang dal punto di vista dell’immagine – e per l’assistenza – tra i cittadini. Cittadini che invece hanno bisogno di essere rassicurati, parlando loro di chi e di ciò su cui possono contare davvero per difendere la propria salute”