I COLLEGI DI AREZZO, GROSSETO E SIENA CHIEDONO LA PRESENZA DEGLI INFERMIERI NEL COMITATO DELLA DIDATTICA

I tre presidenti dei collegi IPASVI di Arezzo, Siena e Grosseto hanno inviato una lettera al Rettore dell’Università di Siena, al Prorettore con delega alla didattica, al Direttore di Dipartimento Scienze Mediche, Chirurgiche e Neuroscienze e al Presidente del Corso di Laurea in Infermieristica. La missiva prende spunto dalla lettera inviata dai Coordinatori/Responsabili della Didattica Professionale dei Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie dell’Università degli Studi di Siena. “Abbiamo preso questa iniziativa pensando agli studenti, futuri professionisti, chiedendo una revisione o un’integrazione del Regolamento Didattico che preveda la figura del Responsabile della Didattica Professionale all’interno dei Comitati per la Didattica”, spiega il Presidente del collegio di Arezzo Cosimo Molinaro. Questo il testo della lettera: “Egregi, la presente in relazione alla lettera citata in oggetto, in virtù del ruolo istituzionale ricoperto dai Collegi I.P.A.S.V.I. . Innanzitutto desideriamo esprimere un vivo apprezzamento per l’impegno dimostrato dall’intera Università degli Studi di Siena e, in particolare, dal Corso di Laurea in Infermieristica per l’attenzione rivolta alla formazione degli studenti, futuri infermieri, di cui abbiamo avuto modo di verificare in corso di Esame 2 Finale di cui le nostre rappresentanze sono chiamate a parteciparvi e di cui abbiamo constatato anche nell’incontro di alcuni mesi fa, dedicato alla consultazione delle parti sociali promosso dal Dipartimento di riferimento. Entrando nel merito di quanto proposto dai Responsabili della Didattica Professionale firmatari della lettera ci risulta che la partecipazione degli stessi, nei Comitati per la Didattica, fosse prevista dal Regolamento del Corso di Laurea, riportiamo di seguito quanto descritto nel Regolamento presente nel sito istituzionale (http://www.dsmcn.unisi.it/it/didattica/corsi-di-studio/laurea-delle-professioni-sanitarie/infermieristica ……… Articolo 4. Comitato per la Didattica 1. Il Comitato per la Didattica è composto da una rappresentanza paritetica di sei (6) docenti e di sei (6) studenti, nominato secondo le indicazioni del Regolamento Didattico di Ateneo. Fanno parte del Comitato per la Didattica anche i Responsabili della Didattica Professionale (compresi quelli delle sedi distaccate), approvati dal Struttura competente per la didattica per un periodo triennale, su proposta del Comitato per la Didattica, secondo quanto previsto dalle specifiche convenzioni e dalla normativa di Ateneo. La durata del Comitato per la Didattica è di tre anni. ……… Pur non sapendo se tale Regolamento sia ad oggi in vigore, visto che nello stesso si parla ancora di Facoltà di Medicina e di Chirurgia e pur considerando l’autonomia degli Atenei nel prevedere una propria organizzazione riteniamo opportuno proporre alcune considerazioni nel merito a partire dal citare i seguenti riferimenti: – il D.M. 739/94 “Profilo Professionale” specifica che gli infermieri sono professionisti della salute e dell’assistenza perché hanno acquisito competenze proprie e una cultura scientifico disciplinare specifica per svolgere al meglio e in autonomia attività dirette alla prevenzione, cura, riabilitazione e alla salvaguardia della salute così come riportato anche dal proprio Codice Deontologico; – l’Art.1 della Legge 42/1999 “Disposizioni in materia di professioni sanitarie” cita: “……il campo proprio di attività e di responsabilità delle professioni sanitarie di cui all’Art.6, comma 3, del D.Lgs 502/1992 e successive modifiche e integrazioni, è determinato dai contenuti dei decreti ministeriali istitutivi dei relativi profili professionali e degli ordinamenti didattici dei rispettivi corsi di diploma universitario e di formazione post base nonché degli specifici codici deontologici……”. Appare chiaro quali siano gli elementi identificativi di ciascuna professione sanitaria e altrettanto chiaro quanto tali elementi forniscano l’indicazione precisa di quali siano le competenze che ciascun Corso di Laurea deve far acquisire allo studente affinchè egli sia in grado di esercitare la Professione; – l’art. 3 comma 2 del D.I. del 19 Febbraio 2009 “i laureati al termine dei percorsi formativi determinati negli allegati al presente decreto devono acquisire le competenze professionali previste, per ciascuna figura, dai decreti del Ministro della sanità, adottati ai sensi dell’art. 6, comma 3, del D.Lgs n. 502/1992 e successive modificazioni”, infatti cita lo stesso Decreto “ … il raggiungimento delle competenze 3 professionali si attua attraverso una formazione teorica e pratica che includa anche l’acquisizione di competenze comportamentali tali da garantire la piena padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro spendibilità nell’ambiente di lavoro … particolare rilievo riveste l’attività formativa pratica e di tirocinio clinico, svolta con almeno 60CFU e con la supervisione e la guida di tutori professionali assegnati, coordinata da un docente appartenente al più elevato livello formativo previsto per ciascun specifico profilo professionale e corrispondente alle norme definite a livello europeo ove esistenti …” A sostegno dell’importanza e del valore di inserire a pieno titolo i Responsabili Professionali del Corso, che nell’Ateneo Senese sono denominati Responsabili della Didattica Professionale nella composizione del Comitato per la Didattica, va ricordata, oltre ai sopracitati, generali, ma basilari riferimenti, la delibera della Regione Toscana n. 725 del 06/08/2012 con oggetto “ … Elementi di qualità formativa identificati dalla Commissione Regionale per la Formazione Sanitaria …” , in sintesi l’obiettivo di tale documento è descrivere tematiche e aspetti “ core “ per garantire un’efficace gestione dei Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie e delle Specializzazioni mediche negli Atenei della Regione Toscana e fornire indicazioni su punti chiave e linee di indirizzo per una fattiva collaborazione tra le Università e il Servizio Sanitario Regionale Toscano. Entrando nel merito delle linee di indirizzo per la formazione curriculare dei C.d.L. delle Professioni Sanitarie di cui alla legge 251/00, di cui al punto n. 4 della suddetta delibera si rileva : Aderenza dei Corsi di laurea all’evoluzione del Servizio Sanitario Toscano: i percorsi formativi universitari dovranno evolvere congiuntamente con lo sviluppo del servizio socio-sanitario regionale, adeguando curricula, obiettivi formativi metodologie didattiche … ed altro. Programmazione triennale della formazione in linea con il fabbisogno di personale : … preso atto delle richieste espresse dalle aziende Sanitarie e dagli Ordini e Collegi professionali e Associazioni riconosciute in relazione alle esigenze del Servizio Sanitario Regionale e del mercato del lavoro, confronta con le Università, nel rispetto delle reciproche autonomie, la programmazione universitaria, anche in merito alla pianificazione dei Corsi di laurea da attivare in relazione al fabbisogno stimato e le sedi formative per la didattica e/o di tirocinio. Rete regionale per l’offerta formativa: le Università istituiscono e organizzano con piano triennale ed in collaborazione con le Aziende afferenti all’Ateneo, le sedi formative di didattica e di tirocinio con l’obiettivo di rafforzare le eccellenze territoriali e di produrre sinergie ed economie organizzative strutturali e professionali. Tirocinio nelle strutture del Servizio sanitario regionale e nelle strutture accreditate: le convenzioni di sede di tirocinio sono regolamentate da regolamenti aziendali per l’accesso ai servizi sedi di tirocinio, il tirocinio si svolge nei servizi specifici per il profilo professionale in formazione ed è supportato dalle attività tutoriali. Partecipazione del personale dipendente del S.S.R. alla formazione universitaria: la docenza da parte dei professionisti del Servizio sanitario Regionale riveste un ruolo centrale per il trasferimento 4 di competenze professionali specifiche. Per garantire una gestione ottimale dei Corsi di Laurea l’affidamento degli insegnamenti delle materie nelle discipline professionalizzanti è rivolto a docenti del S.S.R. dello stesso profilo, ancora, l’attività formativa pratica e di tirocinio clinico deve essere svolta con la supervisione e la guida di tutori professionali appositamente formati e assegnati ed è coordinata con incarico triennale da un docente appartenente allo specifico profilo professionale, in possesso di Laurea Specialistica o Magistrale della rispettiva classe, nominato sulla base della valutazione di specifico curriculum. Si prevede la figura del Responsabile professionale del Corso che assicura l’attuazione del piano di studi e organizza l’integrazione tra gli insegnamenti teorici ed il tirocinio, al fine di favorire la conformità degli stessi agli standard di competenza definiti. Sulla base di questi riferimenti riteniamo che la presenza degli infermieri nel Comitato della Didattica del Corso di Laurea in Infermieristica, sia un fatto non tanto formale, comunque necessario, ma sostanziale e pertanto indispensabile. E’ necessario inoltre ricordare che secondo l’ultimo rapporto del NdV del 2013 la percentuale prevalente (28,3%) degli iscritti è attribuibile all’area sanitaria di cui il numero di iscritti in Infermieristica sul totale (5%) risulta essere la quarta percentuale più alta sul totale dell’offerta e la maggiore delle professioni sanitarie, ciò grazie anche alla presenza, oltre alla sede di Siena, delle sedi distaccate di Arezzo e Grosseto, Diventa pleonastico ed iperbolico sottolineare la complessità per numero, impatto formativo, articolazione dei tirocini; alla luce dell’importanza che tali percorsi di studio rivestono, della mole di lavoro che essi generano, del coinvolgimento di tante Istituzioni che si diramano sulle realtà territoriali della area toscana sud est compresi i poli distaccati e dell’impatto in termini di immagine dell’Università degli Studi di Siena risulta quantomeno inopportuno non inserire a pieno titolo i Responsabili della Didattica Professionale nel Comitato per la Didattica. E’soprattutto pensando agli studenti, futuri professionisti, che Vi chiediamo una revisione/integrazione del Regolamento Didattico di Ateneo/Corso di Laurea affinchè sia prevista la figura del Responsabile della Didattica Professionale all’interno dei Comitati per la Didattica, integrazione che potrà garantire agli stessi studenti e non solo un contributo professionale specifico oltre chè sicurezza, monitoraggio, qualità delle attività professionalizzanti su quella che risulta essere tra le professioni una delle più importanti per la sostenibilità anche economica del sistema universitario senese; Vi chiediamo quindi disponibilità e impegno a garantire la presenza formale nel suddetto Comitato dei Coordinatori/Responsabili della Didattica Professionale ad oggi assente. F.to I Presidenti dei Collegi I.P.A.S.V.I. di Arezzo – Dott. Cosimo Molinaro Grosseto – Dott. Nicola Draoli Siena – Dott. Michele Aurigi